Weekly Playlist N.04 (2023)

 

Con gli ultimi rimasugli di freddo ed un secondo poker di ottimi dischi, peraltro sviscerato a corta distanza dal suo predecessore in modo da darvi in totale ben otto valide ragioni per seguire ancora questo mondo, si è aperto un marzo dal quale ci aspettiamo tanta buona musica anche solo per la quantità onestamente spaventosa di uscite segnalate nel nostro calendario, per cui immaginiamo ci penserà la legge dei grandi numeri a rassicurare noi amanti del caos organizzato.
Quel che già è pubblicato -siano gli infallibili Enslaved o chi altro abbia occupato in questi primi nove giorni i vostri padiglioni auricolari- non ha certo smentito i nostri propositi, mentre invece quel che ci si prospetta, da qui ad un 31 pieno da scoppiare, potrebbe con tutta probabilità avere sopra il nome di due progetti in particolare: come evidente dalla scaletta in calce, la coppia di singoli promozionali che Pagan Storm Webzine propone oggidì risponde agli inquietanti titoli di “Seraphim Falls” e “Final”, a ricordarvi del rilascio nel medesimo venerdì 17 di The Malign Covenant” degli irlandesi Verminous Serpent e Total” dei polacchi Entropia, due album diversissimi ma pensati per lo stesso manipolo di scriteriati che per questi suoni vanno matti.
Come da usanza e senza troppo sprecarsi in tempo prezioso e parole inutili, la guarnizione di modernità posta sulla playlist non tarda a mescolarsi alla corposa sostanza fatta di ricorrenze ricoprenti ben tre lustri di metallo nero, ormai regnanti nella rubrica del giovedì per la gioia di ogni adepto al culto. Al passaggio di un singolo brano tuttavia possono sempre accompagnarsi un articolo nuovo di zecca come quello dedicato al decennale di Das Tor”, tra i numerosi fiori all’occhiello nella discografia della creatura svizzera Paysage D’Hiver e da cui ci giunge l’introduttiva “Macht Des Schicksals”, oppure uno scritto ai tempi (non nel 2013 ma quasi) come capitato a De Ödeslösa” degli svedesi Thyrfing, adeguatamente rappresentato nel suo splendore dalla stupenda “Veners Förfall”; solo ordinaria quanto dovuta venerazione privata per The Underground Resistance”, terzo decennale festeggiato nonché ad oggi ultimo lampo di genio dei Darkthrone qui impegnati a farci ballare su “The Ones You Left Behind”, ma d’altro canto sui due scalzacani norvegesi avremo presto modo di versare altro, nerissimo inchiostro virtuale quando sarà tempo…
Nel caso i soli dieci anni di distanza da queste bombette non vi facciano sentire abbastanza il tanfo di morte che dovrebbe fare parte dell’esperienza d’ascolto, rimediamo subito saltando nel 1998 grazie alla strana coppia tutta gialloblù formata dagli ucraini Nokturnal Mortum, ben diversi da quelli di oggi come testimoniano “Bestial Summoning” e tutto il venticinquenne To The Gates Of Blasphemous Fire”, e dagli svedesi Otyg i quali, poco prima di trasformarsi in un certo senso e definitivamente in Vintersorg, diedero inizio al loro percorso sorprendendo tutti con il rivelatorio esordio Älvefärd” e brani azzeccatissimi del calibro dell’etena “Fjällstorm”.
Gli insanguinati campi d’Ucraina non cessano però di sorprendere, e visto il roboante incedere della brigata capitanata da Knjaz Varggoth non può allora non rispondere il compare Roman Saenko coi suoi Drudkh, debuttanti due decadi esatte addietro sull’onda di quel Forgotten Legends” eletto ormai tra i simboli della tradizione slava in musica nera, e di cui risuonano i grandi riff di “Forests In Fire And Gold”. La necessità di raccontare la propria terra, le gioie e i dolori del viverla sulla propria pelle non ha infatti mai abbandonato il nostro genere preferito sin dalla nascita fino ad oggi, e pure nel 2008 ci fu difatti chi riuscì in tale nobile impresa consegnandoci opere rimaste sontuose persino dopo quindici primavere trascorse nel tritacarne della musica moderna. Il basso inconfondibile degli estoni Metsatöll che traina “Iivakivi” ci fa pertanto tornare alla mente il gran bel dischetto omonimo, propedeutico all’effettiva esplosione dei ragazzi e al conseguente contratto con Spinefarm, giocando di contrasto con la “Sowilo Rune” la quale, tra acustico ed emozione pura, chiude la puntata con un tocco di Pacific Northwest fornito dai suoi figli prediletti Agalloch ai tempi dell’EP The White”; chiudete gli occhi e gustatevi gli ultimi cinque minuti di quiete prima del replay, e della conseguente tempesta…

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Paysage D’Hiver“Macht Des Schicksals” (from Das Tor” (Demo), Kunsthall Produktionen 2013)

2. Thyrfing“Veners Förfall” (from De Ödeslösa”, NoiseArt Records 2013)

3. Nokturnal Mortum“Bestial Summoning” (from To The Gates Of Blasphemous Fire”, Oriana Music 1998)

4. Otyg“Fjällstorm” (from Älvefärd”, Napalm Records 1998)

5. Drudkh“Forests In Fire And Gold” (from Forgotten Legends”, Supernal Music 2003)

6. Metsatöll“Iivakivi” (from Iivakivi”, Nailboard Records 2008)

7. Verminous Serpent“Seraphim Falls” (from The Malign Covenant”, Amor Fati Productions 2023)

8. Darkthrone“The Ones You Left Behind” (from The Underground Resistance”, Peaceville Records 2013)

9. Entropia“Final” (from Total”, Agonia Records 2023)

10. Agalloch“Sowilo Rune” (from The White” (EP), Vendlus Records 2008)

Michele “Ordog” Finelli

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